Enrico Montesano è intervenuto sui social per parlare del Covid e delle vaccinazioni di massa.
Enrico Montesano:”Attenzione il sangue si coagula”
l’attore, popolarissimo in questo periodo per la sua visione ‘differente’, ha dichiarato oltre il gossip:”Gira sul web questa notizia e io ho avuto conferma ieri da un amico che conosce una persona di rango all’Avis. Pare che chi è stato ‘cacchinato’ e ha donato il sangue, questo sangue si sia coagulato, hanno buttato via le sacche. Hanno bisogno del sangue di chi non è stato cacchinato. Quindi io dico lasciamo stare gli Over 50 che non si sono cacchinati e che resistono, perché ne avrete bisogno“.
Madame risponde alla polemica della foto
Non è tardata ad arrivare la risposta dell’Avis:”Affermazioni pericolose per la salute pubblica e lesive dell’impegno dell’associazione e dei donatori. Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo. Affermare il contrario, come ha fatto il signor Enrico Montesano nel suo video, è un gesto altamente pericoloso per gli equilibri del nostro sistema sanitario, ma in particolare lesivo nei confronti di AVIS e di tutti i donatori che, quotidianamente, compiono questo gesto di solidarietà, a garanzia del diritto di cura di ogni malato“.
Enrico Montesano non ha ancora replicato a queste parole, ma Briola si, infatti ha aggiunto:”Quanto dichiarato da Enrico Montesano è molto grave per motivi differenti. Innanzitutto tutto, prima di citare AVIS che da sempre, e soprattutto in epoca di pandemia, è attenta e certa della qualità del sangue e degli emocomponenti che vengono raccolti e dell’impegno dei propri volontari, è necessario che Montesano dica dove si siano verificati questi presunti episodi di cui parla con tanta pericolosa leggerezza e chiarisca meglio le circostanze. Poi, in base a quale criterio afferma che c’è bisogno del sangue dei non vaccinati? A che titolo dice una cosa del genere colpendo l’immagine e l’impegno di un’associazione di volontariato di oltre novant’anni e di migliaia di donatori che ogni giorno permettono a tanti pazienti di curarsi? Quali sono i dati scientifici su cui si basa questa affermazione, gratuita e sconsiderata? Quali gli elementi di riscontro che portano a simili e farneticanti esternazioni?”
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