Il rapimento della piccola Denise Pipitone è diventato uno dei casi di cronaca più popolari sui social, infatti sono anni che si parla di possibili svolte senza arrivare da nessuna parte.
L’unica persona che era stata in grado di identificare la figlia di Piera Maggio era stata una Guardia Giurata che la vide subito dopo la misteriosa sparizione avvenuta a Mazara Del Vallo. A distanza di quasi 17 anni Felice Grieco è tornato a parlare del motivo per cui non fermò la bambina e il gruppi di nomadi che erano con lei a ‘ Morning News’, su Canale 5.
Denise Pipitone poteva essere salvata
L’uomo ha ricordato quanto successo all’esterno della banca in cui lavorava come guardia giurata: “Chiamai subito le forze dell’ordine dicendo che probabilmente davanti a me c’era la piccola Denise. Ebbi la fortuna, tra virgolette, di incrociare questa bambina e di accorgermi della grande somiglianza con la Denise. Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via”.
Alla Guardia Giurata fu negata l’autorizzazione per poter fermare il gruppo di rom
Grieco non era certo di trovarsi davanti la piccola scomparsa:”Io non ero certo al 100% che quella bambina fosse Denise, avevo un minimo di dubbio. Chiesi l’autorizzazione alla Polizia di poterli fermare con una scusa, ma mi fu negata. Mi fu detto di no” poi ha fornito ulteriori dettagli sulle persone che si trovavano con la bambina:”Chiedevano la carità, erano vestiti in modo da poter sembrare dei rom. Sono spariti da sotto i miei occhi e da 17 anni sono introvabili”.
Si sarebbe potuto fare qualcosa? Grieco pensa di si, infatti aggiunge:”Rimorsi ne ho. Avrei potuto agire di testa mia, ma poi avrei dovuto affrontare tutte le conseguenze“. Purtroppo, questa intervista ha scatenato un vero polverone sui social perché se ci fosse stata questa autorizzazione l’uomo avrebbe potuto fermare il gruppo di rom e verificare in modo accurato le generalità della bambina. Voi che cosa ne pensate?
Nancy says
Ma sempre le stesse cose ma io non capisco hanno prove e non fanno niente