Storie Italiane torna a parlare dell’inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, visto che in queste ore si è parlato più volte di una ‘pista marocchina‘ e di una bimba imbarcata per Tunisi quasi 20 anni fa.
Denise Pipitone poteva essere salvata: rabbia sui social
La giornalista che sta seguendo il caso ha praticamente fatto cadere ogni dubbio, perché dalle ultime ricostruzioni su quella nave era stato imbarcato un maschietto di nome Simone registrato dall’equipaggio con un nome sbagliato:”Abbiamo cercato questa persona per capire chi era il minore sulla nave. Abbiamo trovato il papà che ci ha confermato che si imbarcava da Trapani ogni anno fino a quando esisteva quella tratta, cioè fino al 2005», fa sapere la giornalista inviata.
Denise Pipitone: Anna Corona si è tradita, ecco perché
Un tunisino contattato dagli inquirenti ha inoltre aggiunto:”Andavo sempre nel periodo estivo. Simone era piccolo e si imbarcava con me tutti gli anni. Hanno scritto “Simona” e non “Simone” sui documenti della nave. Hanno sbagliato loro”, quindi secondo la Daniele bisognerebbe chiudere una volta per tutte le indagini che volgono in questa direzione.
Nel frattempo c’è una richiesta di archiviazione e il pm di marsala ha parlato del rischio di inquinamento prove. Le ultime indagini non avrebbero portato a nulla e ci si chiede se il clamore mediatico del caso non abbia contribuito a depistare. Con queste parole la procura potrebbe aver alluso alla fuga di notizie, a soggetti che si sarebbero lasciati influenzare, a segnalazioni e vari errori.
L’ex Pm Angioni ha fatto un altro buco nell’acqua e se c’è qualcuno che l’accusa di voler ostacolare in tutti i modi l’indagine su Denise Pipitone, lei si scusa dicendo:”Sono stata un po’ ingenua e non sono una mitomane, volevo essere d’aiuto”.
Voi che cosa ne pensate di questa storia?
L’ex pm Maria Angioni indagata per false dichiarazioni
Lascia un commento