Storie Italiane si è occupato nuovamente del caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo, quando non aveva ancora compiuto quattro anni.
Nel corso della puntata è stato affrontato il tema della perizia grafologica sulle due firme poste da Anna Corona sul registro presenze dell’albergo dove lavorava, così è emerso:”Non c’è alcun dubbio che le due firme messe a confronto non siano state apposte dall’unica mano. L’unica differenza che c’è, è soltanto sul piano formale. La prima firma, quella d’entrata, è stata posta in maniera molto semplice, chiara calma”.
La prima firma è stata giudicata ‘equilibrata’, mentre la seconda è stata fatta più rapidamente perché all’uscita del turno lavorativo:”La signora Corona velocizza il movimento. E’ una scrittura che formalmente sembra diversa, ma riproduce la stessa entità grafica della prima firma, cioè quella di entrata”. Quindi nella seconda firma che cosa accade? “Chiaramente questi sono dati tecnici che sono rilevabili da un punto di vista grafologico”.
Denise Pipitone, fatti nomi e cognomi delle 3 persone che avrebbero rapito la bambina
Nel frattempo però, l’inchiesta sta arrivando ad una rapida risoluzione grazie all’anonimo che ha contattato l’avvocato di Piera Maggio, infatti pare che l’uomo abbia finalmente deciso di collaborare con gli inquirenti fornendo fatti, nomi e cognomi dei tre uomini che avrebbero rapito Denise 17 anni fa.
La bambina potrebbe essere cresciuta in una comunità rom
Per quanto riguarda il ritrovamento della bimba vi anticipiamo che si sta vagliando la pista Rom e i tre filmati fatti nel 2004 da una guardia giurata in prossimità di una panetteria a Milano, infatti durante l’ultima puntata di Quarto Grado i Ris hanno spiegato che molto probabilmente la piccola del video è compatibile a Denise:”esiste un’elevata compatibilità morfoscopica tra la bambina nel video e le fotografie di Denise Pipitone”. Voi che cosa ne pensate di questo caso di cronaca?
Lascia un commento